1) Cos’è la PLUSVALENZA e quando deve essere pagata?
La plusvalenza è la tassazione sulla differenza fra il prezzo di vendita e il prezzo d’acquisto aumentato delle imposte e delle spese sostenute e va pagata se vendi casa PRIMA DI 5 ANNI DAL MOMENTO IN CUI L’HAI ACQUISTATA.
Potrai liquidarla mediante la denuncia dei redditi; ma, generalmente, è sempre più conveniente liquidare l’imposta unica del 20% direttamente al notaio il giorno del rogito.
La premessa è che, nel quinquennio, tu vada a vendere a un prezzo superiore rispetto a quanto hai acquistato.
Se, invece, vendi prima che siano trascorsi 5 anni, ma come succede NELLA MAGGIOR PARTE DEI CASI il prezzo di vendita è inferiore al tuo prezzo di acquisto, il problema della plusvalenza non c’è.
2) Il discorso è diverso se si tratta di PRIMA CASA? Se vendo la mia PRIMA CASA ho sempre e comunque la plusvalenza da pagare?
NO.
Se vendi la PRIMA CASA nei primi 5 anni da QUANDO L’HAI COMPRATA, per legge NON è prevista alcuna tassa sulla plusvalenza A PATTO CHE DIMOSTRI CHE HAI MANTENUTO LA RESIDENZA NELL’ABITAZIONE PER PIÙ DI METÀ DEL TEMPO DALL’ACQUISTO.
Ti faccio un esempio.
Se hai comprato la tua PRIMA CASA a 80.000,00 euro e la rivendi dopo 3 anni (36 mesi) a 100.000,00 euro, per NON PAGARE LA TASSAZIONE sui 20.000,00 euro (100.000 – 80.000,00) di plusvalenza devi dimostrare che per almeno 18 mesi, la tua casa era adibita ad abitazione principale.
Se ciò non fosse dimostrabile dovresti pagare il 20% di tasse sulla plusvalenza, ovvero 4.000,00 euro.
Come dimostrare la residenza?
Puoi provare la residenza mostrando, ad esempio, l’intestazione delle utenze e l’utilizzo delle stesse per il periodo indicato.
Fai attenzione che, a prescindere dal fatto che tu debba o meno pagare la plusvalenza, se vendi la tua PRIMA CASA prima dei 5 anni, per non perdere le relative agevolazioni dovrai acquistarne un’altra entro 1 anno.
3) Come funziona per le seconde case o, comunque, per le abitazioni non acquistate con le “agevolazoni PRIMA CASA”?
In questi casi, ovviamente in caso di vendita nei 5 anni dall’acquisto, SE C’E’ UNA PLUSVALENZA dovrà essere SEMPRE PAGATA, perché viene considerata dalla legge come un’attività speculativa.
Rispetto al 2019, la plusvalenza immobiliare presenta una novità per quanto riguarda l’imposta sostitutiva. L’ articolo 89 della legge di bilancio 2020, dedicato ai rendimenti dei beni prevede un incremento dal 20% al 26% dell’aliquota dell’imposta sostituitiva per la plusvalenza imobiliare realizzata a seguito di cessioni a titolo oneroso di beni immobili acquistati o costruiti da non più di cinque anni. Secondo la legislazione vigente (la legge finanziaria del 2006) l’aliquota è del 20%.
L’applicazione di questo regime sostituitivo è facoltativa e deve essere richiesta al notaio in sede di rogito. Sostituisce la normale tassazione IRPEF che si applica sulla plusvalenza calcolata come differenza tra prezzo di acquisto o costruzione e prezzo finale di vendita.
Per evitare di rimanere totalmente spiazzati davanti a questi oneri fiscali, è importante scegliere un vero professionista Specializzato nella vendita di Case, che possa assisterti in tutte le fasi della compravendita e che ti spieghi compiutamente le eventuali spese e tasse, diverse da quelle “ordinarie”.
Se desideri affidare la vendita della tua casa a chi mette al centro di tutto i BISOGNI delle persone, non devi fare altro che richiedermi una CONSULENZA GRATUITA PER VENDERE CASA chiamando il 333.7546287 o cliccando qui sotto:
2 Commenti. Nuovo commento
Grazie per l’articolo, io ho acquistato casa nel 2019 tramite asta giudiziaria, e l’ho adibita subito ad abitazione principale. L’ho veduta ad inizio 2022 ad un prezzo più alto, ma non ho dichiarato la plusvalenza in quanto ho passato come residente tutto il periodo d’imposta tra acquisto e vendita. ( art 67 comma 1, lett B tuir)
Al momento dell’acquisto non avevo però usufruito delle agevolazioni prima casa, in quanto acquistata all’asta e quindi senza rogito, ho infatti avuto la proprietà tramite decreto di trasferimento del giudice. E’ stato corretto non dichiarare la plusvalenza?
La plusvalenza, che è pari al 26% della differenza di valore, va sempre dichiarata qualora ci sia una rivendita prima dei 5 anni dall’acquisto a prescindere se si è usufruito o no dell’agevolazione prima casa.