Una lettrice del nostro blog, mi sottopone un quesito che riporto qui sotto:
“Ho comprato un appartamento quadrilocale e ho fatto delle modifiche per cui ora è un trilocale con 2 bagni, ma non ho mai dichiarato nulla in Comune. Posso vendere? Come mi devo comportare?”
La domanda pone un problema che è frequentissimo nelle compravendite: presenza di lavori interni NON denunciati a livello comunale e catastale.
Tale situazione va REGOLARIZZATA ANCORA PRIMA DI METTERE IN VENDITA la casa per non RITROVARSI NEI GUAI E PERDERE UN SACCO DI SOLDI una volta firmato il preliminare.
Ciò costituisce un OBBLIGO DI LEGGE, in assenza del quale il notaio non fa l’atto e la banca che deve fare il mutuo al tuo acquirente non gli concede il prestito.
La premessa che ti voglio fare è che QUALSIASI MODIFICA (anche la più semplice, come può essere lo spostamento, creazione o demolizione di una tramezza) va dichiarata in Comune e va istruita un’apposita pratica edilizia finalizzata ad aggiornare le planimetrie depositate in comune e in catasto.
In pratica, per vendere la tua abitazione, deve esserci una CORRISPONDENZA TRA QUANTO RISULTA IN COMUNE E CATASTO E LO STATO DI FATTO DELLA TUA CASA.
Se anche tu, hai eseguito dei lavori mai denunciati e ora ti trovi a voler vendere, dovrai farti assistere da un tecnico professionista (geometra, architetto o ingegnere), in quanto i casi sono 2:
1. Le modifiche che hai eseguito costituiscono degli ABUSI NON SANABILI
Ciò accade quando un’opera viene realizzata in assenza di determinati requisiti che non la rendono a norma secondo la legislazione edilizio-urbanistica.
Non sanabile significa che si tratta di un abuso a cui NON puoi porre rimedio.
In tal caso hai due alternative:
- ripristinare la situazione precedente DEMOLENDO le modifiche;
- OPPURE decidere di NON VENDERE e tenerti la casa.
Costituisce, ad esempio, un ABUSO NON SANABILE in quanto contrario alle norme igienico-sanitarie un bagno che accede direttamente alla zona giorno senza che ci sia un antibagno.
In questo caso dovrai ricreare un antibagno e poi, potrai, SANARE.
2.I lavori che hai eseguito SONO SANABILI
Se i lavori che hai eseguito sono SANABILI, significa che ad essi è possibile porre RIMEDIO SENZA CHE CIO’ COMPORTI NESSUNA DEMOLIZIONE O STRAVOLGIMENTO DELLA TUA ABITAZIONE.
L’istituto della sanatoria edilizia serve a regolarizzare tutte quelle situazioni in cui si sono eseguite delle opere interne/esterne che SONO CONFORMI alla disciplina urbanistico-edilizia, ma che sono state realizzate SENZA AVER CHIESTO PERMESSI E AUTORIZZAZIONI IN COMUNE.
Con la sanatoria potrai, quindi, sistemare anche lavori ultimati, contattando un tecnico professionista (geometra, archittetto, ingegnere) che dovrà predisporre la relativa pratica edilizia-catastale, appunto, in sanatoria.
Chiaramente dovrai pagare una SANZIONE PECUNIARIA a seguito delle modifiche abusive eseguite.
Come vedi le verifiche da fare quando vendi casa sono MOLTE: è sufficiente che tu abbia spostato una porta o alzato un muro per dividere sala e cucina senza aver mai detto nulla in Comune e aver perso determinati requisiti igenico sanitari che NON ti permettono di regolarizzare la tua abitazione e impedirti di venderla.
Se vuoi davvero vendere la tua casa in sicurezza e in tutta tranquillità, devi affidarti per forza a degli agenti immobiliari specialisti in grado di riconoscere da SUBITO ogni eventuale problema: la prima cosa da fare E’ SISTEMARE LE CARTE!
Diffida da chi ti dice che potrai pensarci una volta incassata la caparra del preliminare, anche per la pratica della sanatoria sono richiesti dei tempi tecnici e non è detto che il tuo potenziale acquirente ti voglia/possa aspettare!!!!
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